Un maestro con una carriera di oltre 40 anni

Nel suo sesto album, il pianista George Cables mostra l’immenso calore armonico e la precisione oscillante che ci si aspetterebbe da un maestro con una carriera di oltre 40 anni. Dopo aver notoriamente affinato le sue abilità al fianco di musicisti leggendari come Dexter Gordon, Joe Henderson e Freddie Hubbard, Cables (che Art Pepper ha soprannominato “Mr. Beautiful” a causa di quanto amava il suo modo di suonare) ha guidando i suoi gruppi dentro e fuori dagli anni ’70. A partire dal 2010, ha formato un trio duraturo con il bassista Essiet Essiet e il batterista Victor Lewis, entrambi veterani e ugualmente esperti. Insieme, suonano un marchio di jazz urbano e altamente coinvolgente che è un riassunto storico del post-bop acustico. È un suono intriso della moderna tradizione jazz, ma che cerca continuamente una maggiore chiarezza armonica e lirica. Cables guida i suoi compagni di band con abilitá e grazia, contrastando i suoi spessi accordi a blocchi con corse multi-note cadenti. 

 È uno stile virtuoso che è particolarmente evidente sugli standard, tra cui la loro lettura galoppante della title track del 1956 e la loro vivace versione del classico dei Guys and Dolls “I’ve Never Been in Love Before”. Tuttavia, è sulle sue composizioni originali, tra cui il pezzo scintillante “This Is My Song” e il pezzo 3/4 di Dave Brubeck “Circle of Love” che Cables e il suo trio splendono davvero. Questa non è musica che spinge i confini, o sfida le orecchie con dura dissonanza — non è questo il punto. Con il suo trio, Cables ha in mente obiettivi più sfumati e sottili. Too Close for Comfort è un album che brilla di profonda creatività e intelligenza, ricordando quanto possa essere coinvolgente e bello il jazz acustico.